La BBC ha annunciato nei giorni scorsi che nel prossimo autunno distribuirà ad un milione di studenti undicenni inglesi un particolare picocomputer, chiamato per il momento Micro Bit, sviluppato appositamente per invogliare i ragazzi ad avvicinarsi al mondo della creatività digitale.
Non si tratta di un computer tradizionale, come il Raspberry Pi, pure nato per l’uso didattico, ma di un dispositivo autonomo, di piccolissime dimensioni, collegabile ad un computer via interfaccia USB, alimentato da una batteria a bottone e dotato di due tasti e una matrice di LED che può essere usata come display.
Pur considerando che la versione finale potrebbe essere significativamente diversa dal prototipo, si tratta di un prodotto molto singolare, pensato per stimolare la creatività più che per un uso concreto e che potrebbe riscuotere un buon successo in quella fascia di età, specie se sarà supportato da un sistema di sviluppo accattivante.
Sono stimoli che in una fase così importante dello sviluppo psicofisico aiutano a formare competenze importanti per la vita di tutti i giorni, come capacità di analisi e e soluzione di problemi: sfide che la programmazione pone costantemente. Per la BBC, tutti gli insegnanti a cui è stato chiesto un parere preventivo sull’iniziativa hanno dimostrato grande entusiasmo ed apprezzamento per il progetto.
Ricordo che negli ultimi tempi c’è grande fermento sui temi della programmazione a livello scolastico, a partire da CoderDojo, il gruppo di volontari che a livello mondiale promuove iniziative le atte a diffonderne la cultura nelle nuove generazioni (qui è il sito italiano), mentre, a livello di strumenti, alle rivistitazioni del classico linguaggio Logo si sono aggiunti prodotti interessantissimi, come Blockly: un linguaggio di programmazione visivo, implementato in javascript e che quindi può essere incorporato semplicemente in pagine web, molto leggero (150kB) e che consente di esportare i programmi in vari linguaggi tradizionali (JS, Python. Una bella batteria di giochi di programmazione in Blockly è disponibile, in italiano, su blockly-games.appspot.com.
Il fatto che l’iniziativa sia guidata dalla BBC è significativo: è noto il ruolo del servizio pubblico del Regno Unito ed è naturale pensare che il progetto sarà supportato da una ampioa serie di contenuti didattici educativi direttamente prodotti e diffusi sul territorio nazionale direttamente dall’ente radiotelevisivo.
D’altro canto la BBC non è nuova ad iniziative di questo tipo: già agli inizi anni ’80 diede vita al BBC Computer Literacy Project (progetto per l’alfabetizzazione informatica), che portò alla produzione del BBC Microcomputer, basato sul MOS 6502 – lo stesso microprocessore dell’Apple II. Costruito da Acorn divenne diffusissimo nelle scuole di Sua Maestà ed ha costituito per un lungo periodo il punto di contatto iniziale dei giovani con il mondo dell’informatica.
BBC ha comunque chiarito che l’operazione costituirà solo uno stimolo al settore e che non ha alcuna intenzione di entrare in un nuovo mercato: il milione di Micro Bit sarà una operazione una tantum che non sarà replicata.
Arriveranno mai progetti analoghi per la scuola italiana?
Le foto sono di BBC e Wikipedia
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